Poche settimane fa sul magazine di Tiscali è stata pubblicata l’intervista a Cristiana Falcone, consigliere e membro del Comitato Parti Correlate e del Comitato Sostenibilità in TIM, riguardante il Web 3.0 ed i nuovi device per l’accesso al metaverso. Meglio se visto come “il ponte attraverso il quale è possibile andare dalla realtà alla virtualità e viceversa”, nei confronti del metaverso molte aziende, come Facebook, “stanno cercando di spingere la loro visione a seconda dei propri obiettivi industriali”. Affermava Cristiana Falcone nell’intervista che ”c’è necessità di tornare ad esplorare i device che permettono di viaggiare tra il reale ed il virtuale. I marketer generano la terza dimensione, il vero metaverso è il “ponte” che crea il continuo tra reale e virtuale […] il metaverso non è una moda e non è stato inventato da Facebook”.
In effetti, è passato quasi un anno da quando Mark Zuckerberg presentava, all’evento Facebook Connect, il nuovo nome di Facebook (Meta) e diffondeva un video dal titolo “Il metaverso e come lo costruiremo insieme” . Il video ha fatto il giro del mondo e con esso Facebook si appropriava del termine metaverso, in virtù del fatto che l’azienda annunciava le nuove tecnologie di realtà aumentata e di realtà virtuale prodotte per l’accesso al metaverso – qui ne trovate alcuni già in vendita online.
Ma siamo sicuri che il metaverso oggi sia così vicino a noi come Facebook sta cercando di farci credere da un pò di tempo a questa parte? Per rispondere a questa domanda anche la nostra redazione ha contattato Cristiana Falcone, che ci ha ricordato che “al momento non esistono i devices e le infrastrutture necessarie per far accedere gli internauti al vero metaverso”.
“Ogni player – dice Cristiana Falcone – cerca di raccontare la propria visione del metaverso. Microsoft, ad esempio, ne parla come di uno spazio per lavorare (“il metaverso sarà la prossima pietra miliare per il lavoro e per lo sviluppo di nuovo business”, leggiamo in un recente post sul blog di Microsoft, ndr), altri ancora sicuramente ne parleranno come di una nuova dimensione per lo studio e l’educazione, o per la partecipazione agli eventi.”
In altre sue interviste ha più volte invitato a riflettere sulle opportunità per il marketing offerte dal metaverso. “Per me è interessante cercare di capire come utilizzare il metaverso per riportare i consumatori in negozio, far fare ai clienti nuove esperienze attraverso questo viaggio tra reale e virtuale e viceversa. Il metaverso – conclude Cristiana Falcone – potrebbe diventare uno strumento fondamentale per la realizzazione di progetti di marketing relazionale”.
Pensiamo all’utilizzo dei token digitali non fungibili nel marketing: da fenomeno di massa, in un paio di anni gli NFT sono diventati un nuovo strumento di capitalizzazione per i brand ed i marketer, che hanno capito come creare esperienze di fruizione personalizzate e indirizzare messaggi specifici alla propria audience di riferimento. E, a proposito di NFT, suggeriamo di leggere anche quest’altra intervista di Cristiana Falcone riguardante i loro dilemmi giuridici.
(nella foto: Nike lancia le nuove sneaker pump in NFT con la collaborazione di RTFKT Studios)
Ringraziamo Cristiana Falcone e di seguito potete leggere una breve biografia tratta dal suo profilo LinkedIn
Cristiana Falcone vanta oltre 20 anni di esperienza professionale nella elaborazione di strategie ed implementazione di partnership per lo sviluppo del business maturata collaborando con i leader di aziende multinazionali (SONY, Shell, Revlon), interagendo con organizzazioni governative internazionali (ILO, IFAD, FAO, UNDCCP, IADB) e operando nel mondo dei media (Radio Televisione Italiana, Gruppo Espresso, Univision, Viacom).
Nel 2004 dirige la sezione Media, Intrattenimento, Informazione e Sport del World Economic Forum per poi diventare Senior Advisor dell’Executive Chairman e Fondatore che le affida in particolare la responsabilità dello sviluppo di servizi e prodotti innovativi e la valutazione del rischio geopolitico legato alle tecnologie emergenti.
Dal 2006 è CEO e membro del Consiglio di Amministrazione della JMCMRJ Sorrell Foundation che promuove iniziative innovative globali nell’ambito della salute, dell’educazione e della riduzione della povertà per il raggiungimento degli obiettivi UNSDG.
È membro dei consigli di amministrazione di TIM e del Paley Center for Media, della Fondazione Guido Carli, di Internews, del progetto culturale ed editoriale Formiche, della Tufts University, del Summit Institute.